Una recente pronuncia del Tar ha affermato che laurea e 24 cfu non costituiscono titolo abilitante, mentre alcune magistrature hanno detto l’esatto contrario. Dove si trova quindi la verità? Chiediamo al Prof. Luciano Scandura dell’Associazione MSA (comparto scuola) di fare chiarezza su questo tema.
D: In merito a laurea + 24 cfu, alcuni giudici hanno dichiarato tale titolo abilitante all’insegnamento, mentre il Tar ha affermato il contrario. Come mai questa incongruenza?
R: Per alcune magistrature, ad esempio il Giudice del Lavoro di Roma e il Giudice del Lavoro di Cassino, laurea + 24 cfu sono assimilati all’abilitazione e ciò ha consentito ad alcuni ricorrenti di entrare nella seconda fascia delle graduatorie d’Istituto. Il Tar, invece, ha definito tale titolo non abilitante. Questo, che potrebbe apparire strano per i non addetti ai lavori, è invece una situazione che accade spesso in quanto il nostro sistema giudiziario non è caratterizzato dal precedente vincolante, nel senso che, seppure la legge è uguale per tutti, essa può essere interpretata in maniera diversa dal giudice. Inoltre, il GDL non è vincolato dalle sentenze della giustizia amministrativa e ciò è stato nuovamente riconfermato dal fatto che, due settimane dopo che il TAR si è pronunciato negativamente, il GDL di Cassino ha emesso una nuova sentenza storica in contrasto con quanto affermato dal TAR.
D: Alla luce di questa situazione, conviene avviare un ricorso per vedere riconosciuti laurea + 24 cfu come titolo abilitante? Ci sono possibilità di successo?
R: A questa domanda mi sento di rispondere che in questo momento sì conviene avviare un ricorso al Giudice del Lavoro perché, a differenza del Tar, sta manifestando un orientamento favorevole. Ovviamente, non si può essere sicuri del successo, così come per qualsiasi altro ricorso, non è mai assicurata la vittoria, però in questo momento è una concreta possibilità, viste le due pronunce positive, prima citate.