A poche settimane dalla nomina del ministro Bussetti al capo del Ministero dell’Istruzione, il prof. Luciano Scandura, in qualità di coordinatore nazionale dell’Associazione M.S.A. comparto scuola, ha inviato una lettera al neoministro per congratularsi dell’incarico ricevuto e mettere in luce alcuni punti su cui M.S.A. ritiene sia fondamentale intervenire per arginare i danni causati dalla cosiddetta “Buona scuola” al fine di restituire valore e dignità ad una delle istituzioni più importanti per il futuro del nostro Paese.

Diversi sono gli ambiti su cui M.S.A. chiede l’intervento da parte del ministro: docenti di sostegno, diplomati magistrali e laureati in scienze della formazione, insegnanti tecnico-pratici, abrogazione del comma 131 della Legge sulla “Buona Scuola”, alternanza scuola-lavoro, concorso DSGA e concorso DS.

Riguardo al primo aspetto, analizzando i “Principali dati relativi agli alunni con disabilità per l’a.s. 2016/2017”, emerge in maniera evidente che, a fronte del numero di alunni disabili, in costante aumento, i docenti di sostegno di ruolo o specializzati non riescono a supplire alle richieste e, di conseguenza, docenti precari continuano ad essere chiamati anno dopo anno per sopperire alla carenza di organico. “Alla luce di questi dati crediamo che sia sempre più urgente l’attivazione di un nuovo ciclo TFA sostegno, al fine di avere docenti specializzati che possano davvero sviluppare le competenze necessarie per svolgere il loro delicato compito”, scrive il prof. Luciano Scandura.

M.S.A. rivolge l’attenzione anche ai diplomati magistrali e i docenti tecnico-pratici, chiedendo per i primi di istituire un concorso non selettivo, allo scopo di risanare la situazione venutasi a creare a seguito della pronuncia dello scorso dicembre da parte del Consiglio di Stato che ha escluso dalle GAE i diplomati magistrali con titolo conseguito ante 2001/2002; per i secondi, di consentire la partecipazione all’attuale concorso a cattedra 2018 riservato agli abilitati, visto che per questi ultimi non sono state istituite procedure abilitative ordinarie.

Inoltre, assai urgente per MSA l’abrogazione del comma 131 dell’art. 1 della legge 107/2015. “A nostro avviso non si può eliminare il precariato eliminando i precari, i quali, mettendo a servizio degli alunni le proprie abilità e competenze, svolgono le stesse funzioni e rivestono lo stesso importante ruolo nella didattica dei docenti di ruolo, anzi possiamo affermare che, senza di loro il sistema italiano, così come è concepito, collasserebbe”, continua il coordinatore nazionale comparto scuola M.S.A.

Altra tematica da rivedere, l’alternanza scuola-lavoro: “Seppur consideriamo il suo valore nell’ambito dello svecchiamento della formazione giovanile al fine di diminuire la distanza tra scuola e mondo del lavoro, siamo costretti a riconoscere che, soprattutto nella realtà sociale del sud Italia, tale progetto semplicemente non è realizzabile, date le numerosissime difficoltà nel trovare aziende disponibili a partecipare”.

Infine, M.S.A. chiede di provvedere in tempi brevi all’emanazione del bando di concorso per i DSGA che, dopo essere stato autorizzato dalla legge di Bilancio 2018, rimane in una situazione di stallo; mentre propone il rinvio del concorso a dirigente, la cui prova pre selettiva è fissata in data 23 luglio, poiché “bandire ora un concorso a dirigente non è prioritario, molto più urgente è trovare una soluzione (che potrebbe essere un corso di 80 ore come stabilito dalla legge 107/15 oppure un concorso riservato) per tutti i ricorrenti del concorso 2011 con ricorso pendente, la sua situazione non è stata ancora sanata, a differenza dei ricorrenti del 2004/2006”.

Ci auguriamo che il nuovo ministro, grazie anche alla sua lunga esperienza nelle Istituzioni scolastiche, possa capire meglio di altri le problematiche che ha vissuto la scuola negli ultimi anni e che voglia quindi intervenire prontamente per conferire valore e dignità all’istruzione.

Il Coordinatore Nazionale settore scuola Prof. Scandura Luciano

Il Responsabile della Comunicazione Prof.ssa Moliterni Elisa

Articolo su Orizzontescuola

Segue il testo della lettera

Al Ministro Marco Bussetti
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 

24 giugno 2018

Egregio Sig. Ministro,

M.S.A. comparto scuola, desidera congratularsi per la sua nomina a capo del Ministero dell’Istruzione, un ambito assai importante per il futuro del nostro Paese.

Siamo consapevoli che l’istruzione costituisce una delle tematiche più delicate che il nostro Paese si trova ad affrontare, ma nutriamo piena fiducia nel fatto che, grazie alla sua lunga esperienza nelle Istituzioni scolastiche, lei possa capire meglio di altri le problematiche che ha vissuto la scuola negli ultimi anni e che voglia quindi agire per arginare i danni causati dalla cosiddetta “Buona scuola”.

In particolare, vorremmo indirizzare la sua attenzione su alcuni aspetti su cui riteniamo sia fondamentale intervenire.

DOCENTI DI SOSTEGNO

Dai dati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione, attraverso i “Principali dati relativi agli alunni con disabilità per l’a.s. 2016/2017”, risulta che a fronte di 254.366 alunni con disabilità (numero che si registra in aumento rispetto agli anni precedenti), ci siano 139.554 docenti di sostegno, di cui 51.949 precari, che continuano ad essere chiamati anno dopo anno per supplire alla carenza di organico. Poiché l’ultimo ciclo TFA sostegno ha coinvolto circa 5.000 docenti, è un dato di fatto che ci sono oltre 45.000 che svolgono il servizio sul sostegno privi di specializzazione. Alla luce di questi dati crediamo che sia sempre più urgente l’attivazione di un nuovo ciclo TFA sostegno, al fine di avere docenti specializzati che possano davvero sviluppare le competenze necessarie per svolgere il loro delicato compito.

DIPLOMATI MAGISTRALI E LAUREATI IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE

A seguito della sentenza dello scorso dicembre da parte del Consiglio di Stato che ha escluso dalle GAE i diplomati magistrali con titolo conseguito ante 2001/2002, la situazione dei docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria è piombata nel caos. Seppure non è possibile una sanatoria, proprio nel rispetto della sentenza di cui sopra, è assolutamente necessaria una soluzione politica che, da un lato, dia serenità agli alunni e alle loro famiglie e, dall’altro, conferisca dignità e rispetto per il servizio svolto da tutti questi docenti. A tal fine, chiediamo di istituire un concorso non selettivo rivolto anche a questa categoria di docenti, che si sono visti esclusi dall’attuale concorso a cattedra per abilitati.

COMMA 131 DELLA LEGGE SULLA “BUONA SCUOLA”

Chiediamo a gran voce l’abrogazione del comma 131 dell’art. 1 della legge 107/2015 secondo cui i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo ed A.T.A. presso le istituzioni scolastiche ed educative statali per la copertura di posti vacanti e disponibili non possano superare la durata complessiva di 36 mesi. A nostro avviso, infatti, non si può eliminare il precariato eliminando i precari, i quali, mettendo a servizio degli alunni le proprie abilità e competenze, svolgono le stesse funzioni e rivestono lo stesso importante ruolo nella didattica dei docenti di ruolo, anzi possiamo affermare che, senza di loro il sistema italiano, così come è concepito, collasserebbe.

 

INSEGNANTI TECNICO-PRATICI

In merito agli insegnanti tecnico-pratici, riteniamo sia fondamentale attivare un piano di reclutamento agevolato, consentendo anche a loro la partecipazione al concorso a cattedra 2018 riservato agli abilitati. A riprova della fondatezza di tale richiesta, evidenziamo che la consolidata giurisprudenza amministrativa ha riconosciuto come, in riferimento alle classi di concorso di carattere tecnico/pratico, non risultino essere state istituite procedure abilitative ordinarie; di conseguenza, i docenti in possesso del diploma di scuola secondaria superiore non sono risultati destinatari dei percorsi ordinari abilitativi di TFA che, pur previsti in astratto sin dal D.M. n. 249/2010, non sono stati più attivati per le classi tecnico-pratiche.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Chiediamo di rivedere l’alternanza scuola lavoro perché le criticità sono assai più numerose degli aspetti positivi. Seppur consideriamo il suo valore nell’ambito dello svecchiamento della formazione giovanile al fine di diminuire la distanza tra scuola e mondo del lavoro, siamo costretti a riconoscere che, soprattutto nella realtà sociale del sud Italia, tale progetto semplicemente non è realizzabile, date le numerosissime difficoltà nel trovare aziende disponibili a partecipare. Inoltre, il numero delle ore di alternanza è cresciuto a dismisura; di conseguenza, il tempo che gli studenti occupano svolgendo attività di tirocinio viene inevitabilmente tolto allo studio, dato che la maggior parte dei progetti si svolge al di fuori dell’orario scolastico; inoltre, spesso, proprio a causa della difficoltà nel trovare partners aziendali, l’alternanza si traduce in attività che non hanno alcuna attinenza con il piano di studi degli studenti.

CONCORSO DSGA

Dopo un vuoto di 18 anni, chiediamo di provvedere in tempi brevi all’emanazione del bando di concorso per i DSGA che, dopo essere stato autorizzato dalla legge di Bilancio 2018, rimane in una situazione di stallo. L’urgenza è data dal fatto che si stima che i posti vacanti e disponibili per il ruolo dei DSGA saranno circa 2.400 a partire dal 1° settembre 2018. Una tale mancanza di personale causerà inevitabilmente serie difficoltà nell’attività amministrativa delle istituzioni scolastiche.

RINVIO CONCORSO A DIRIGENTE E SOLUZIONE RICORRENTI DS 2011

Chiediamo il rinvio della prova preselettiva del concorso a dirigente, fissata per il giorno 23 luglio. Le ragioni alla base di questa richiesta sono le seguenti. Innanzi tutto, riteniamo che tale data penalizzi tutti i candidati  impegnati negli esami di Stato, che si concludono normalmente intorno al 15/20 luglio, lasciando quindi un margine assai ridotto per studiare e dedicarsi ai quiz in preparazione alla prova. Pertanto, consideriamo della massima priorità posticipare la data dell’esame. In secondo luogo, pensiamo che bandire ora un concorso a dirigente non sia prioritario, molto più urgente è trovare una soluzione (che potrebbe essere un corso di 80 ore come stabilito dalla legge 107/15 oppure un concorso riservato) per tutti i ricorrenti del concorso 2011 con ricorso pendente, la cui situazione non è stata ancora sanata, a differenza dei ricorrenti del 2004/2006.

Certi dell’attenzione che presterà a questi temi e confidando in un positivo riscontro, le rinnoviamo i nostri migliori auguri di buon lavoro e la salutiamo cordialmente.

Coordinatore nazionale MSA – comparto scuola

Prof. Luciano Scandura